Cognome dei figli, la Consulta si pronuncia: illegittimo escludere la madre

mamma

D’ora in avanti le mamme hanno un’opportunità in più per far valere i propri diritti. Come per esempio avere la possibilità di dare il loro cognome ai figli! La Corte Costituzionale ha definito incostituzionale l’automatica attribuzione del cognome paterno così come prevista dalle norme attuali; norme che di fatto impediscono ai genitori di prendere una scelta tutta loro in merito al cognome da attribuire ai piccoli in arrivo.

Bisognerà aspettare il deposito della sentenza per capire un po’ più approfonditamente le motivazioni che hanno indotto la Consulta a prendere questa decisione. In ogni caso, già nel 2006 la Corte aveva trattato un caso del tutto simile in cui le veniva richiesto di sostituire il cognome materno a quello paterno: in quell’occasione i giudici avevano già definito che l’attribuzione automatica del cognome del papà è “retaggio di una concezione patriarcale della famiglia”.

Al tempo stesso però, la sentenza di dieci anni fa dichiarò inammissibile la questione affermando che spettava al legislatore trovare una soluzione volta a porre fine a questa condizione.

Ma cosa cambierà d’ora in avanti con la recente decisione della Consulta? Prima di tutto c’è da chiarire che la sentenza non è retroattiva. E si sa anche che nel caso in cui tutti e due i genitori volessero dare il loro cognome al bambino, ci sarà la più assoluta possibilità di farlo: molto semplicemente al bambino verrebbero attribuiti in quel caso due cognomi, messi secondo l’ordine alfabetico. Quello che non è chiaro, però, è se ci sarà appunto solo questa possibilità del doppio cognome o se comunque i genitori potranno anche sceglierne uno soltanto.

In teoria, l’idea prevalente è che ai nascituri potrà essere dato o il cognome del padre, o il cognome della madre o il cognome di entrambi. Ma ripetiamo: non è escluso che la decisione non possa ricadere sul doppio cognome fisso.

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