La Cina ci ripensa, addio alla politica del figlio unico

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Sono passati 40 lunghi anni e sono state impedite 400 milioni di nascite a suon di aborti e sterilizzazioni forzati, ma la Cina, a partire dal 1 Gennaio 2016, ha deciso di ripensarci e concedere a tutte le coppie che lo vorranno di poter avere fino a due figli. La politica del figlio unico è quindi tramontata, e la misura annunciata a gran voce dal Partito Comunista Cinese che governa la Nazione.

Le ragioni che hanno motivato questo cambio di passo appaiono nel documento con cui si dà il via libera alla misura, e hanno a che fare con “la necessità di far fronte all’invecchiamento della popolazione e al sostentamento di uno sviluppo equilibrato, teso a migliorare la strategia demografica”. Si tratta insomma di una scelta messa a punto non tanto per una questione di rispetto dei diritti umani, quanto invece di un ripensamento che ahinoi è stato preso solo ed esclusivamente per ragioni economiche: la Cina ha paura di non avere abbastanza forza lavoro per il futuro che verrà, e con l’abolizione della politica del figlio unico vuol proprio assicurarsi giovani leve pronte per essere destinate alle fabbriche del Paese.

La politica del figlio unico era stata varata per la prima volta nel 1979, quando il Governo ebbe la necessità di controllare le nascite per frenare un avanzamento demografico senza controllo. Si trattava di una norma che riguardava solo una parte del Paese, poiché si consideravano esclusi dal suo raggio di applicazione tutti gli abitanti delle zone rurali e anche le minoranze etniche. Molto dure le sanzioni che venivano previste per coloro i quali violavano la legge del figlio unico: le coppie che partorivano più di un figlio andavano incontro a tutta una serie di sanzioni, tra cui multe a livello economico e perdita del posto di lavoro.

Tuttavia l’invecchiamento molto rapido della popolazione cinese ha più volte posto l’attenzione su questo tema: ad oggi si prevede infatti che verso la metà di questo secolo, in Cina un cittadino su tre potrebbe avere più di 60 anni di età. E infatti già nel 2013 la politica del figlio unico era stata rivista tramite una misura che permetteva ad alcune tipologie di famiglie di avere un secondo figlio (questa opportunità veniva concessa solo alle famiglie in cui era presente una sola figlia femmina e in cui uno dei due genitori fosse a sua volta figlio unico).

Ma ora si cambia, perchè a partire da quest’anno appena inaugurato tutte le coppie cinesi potranno avere al massimo due figli: l’annuncio è stato dato durante l’assemblea del Comitato centrale del Partito Comunista (il Plenum) nella quale vengono prese decisioni di carattere economico-strategico.

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