Asilo steineriano: filosofia, ambiente e benefici per i bambini

L’asilo steineriano si rifà alla pedagogia Waldorf, ideata da Rudolf Steiner agli inizi del Novecento. Questa filosofia sostiene che i bambini crescono meglio se l’educazione rispetta i loro tempi naturali. Nei primi anni di vita non serve riempirli di nozioni, ma bisogna offrirgli esperienze concrete che coinvolgano mani, cuore e mente.

asilo steineriano

Per Steiner, i primi sette anni (quello che lui chiamava “primo settennio”) sono dedicati a sviluppare il corpo e i sensi, e a imparare soprattutto per imitazione. Per questo in un asilo Steiner non troverai schede, alfabeti o tablet, ma pane impastato a mano, canti, racconti e tanto gioco libero.

Quest’ultimo è il veicolo principale, non si tratta solo di un passatempo, ma di una forma di apprendimento. I bambini usano materiali semplici, quasi sempre naturali: legno, lana, cotone, cera d’api.

Sono giochi “aperti”, che non hanno un solo uso, ad esempio, un pezzo di stoffa può diventare un mantello, una tenda o il mare, e questo stimola la fantasia e la capacità di risolvere problemi.

Anche l’ambiente è importante, le stanze sono arredate in modo accogliente, con colori caldi e luce morbida. L’educatore non è un “capo” che dà ordini, ma un modello, fa le cose, le mostra e invita i bambini a partecipare. Racconta fiabe a voce, canta, lavora insieme a loro.

Infine, le attività si alternano sempre nello stesso ordine: gioco libero, attività manuale o artistica, aria aperta, storia, pranzo, momenti di calma. Questa costanza aiuta i bambini a sentirsi sicuri e a sviluppare capacità di concentrazione che serviranno anche negli anni successivi.

Una giornata tipo in un asilo steineriano

Entrare in un asilo Steiner è diverso da qualsiasi altra scuola dell’infanzia. Non troverai file di banchi, ma spazi divisi in angoli, uno per il gioco, uno per il cerchio delle storie, uno per le attività pratiche.

La mattina inizia con il gioco libero. I bambini scelgono cosa fare e con chi. C’è chi costruisce una capanna con teli e cuscini, chi cucina “piatti” con fiori e foglie, chi inventa storie con le bambole di stoffa. L’educatore osserva, interviene solo se serve, e spesso partecipa come compagno di gioco.

Dopo il gioco libero, arriva un’attività proposta a tutti, la pittura ad acquerello, modellaggio della cera d’api, piccoli lavori di cucina o giardinaggio. Poi si passa al cerchio: si canta, si recitano filastrocche, si fanno giochi di gruppo che allenano il corpo e la memoria.

L’aria aperta è una costante che non manca mai, anche se piove o fa freddo, si esce, un cappotto in più e si va in giardino o nelle vicinanze a raccogliere materiali naturali ed osservare la natura, considerata fondamentale per la crescita equilibrata del bambino.

Anche il pranzo è un momento educativo, i bambini apparecchiano insieme, mangiano con calma e riordinano. Si insegna la cura reciproca e il rispetto per ciò che si usa. La giornata si chiude con un momento più tranquillo, come l’ascolto di una fiaba o un’attività rilassante.

Dove si trovano gli asili steineriani e quanto costano

In Italia le scuole e gli asili Steiner-Waldorf sono presenti in molte regioni, ma non ovunque. Le trovi soprattutto nelle grandi città e in alcune aree di provincia dove si è formata una comunità di famiglie interessate al metodo. Milano, Roma, Firenze, Bologna e Torino sono tra le città con più strutture. Ci sono anche realtà più piccole, spesso nate da iniziative locali, che lavorano in rete con la Federazione delle Scuole Waldorf in Italia.

Per sapere dove sono, il modo più diretto è consultare l’elenco ufficiale della federazione o delle associazioni Waldorf. Questo ti permette di verificare se la struttura che stai valutando è effettivamente riconosciuta e segue standard formativi coerenti con il metodo originale.

La retta varia in base alla città, allo status della scuola (paritaria o privata) e ai servizi offerti. Mediamente, per un asilo steineriano paritario, le rette annuali possono andare da 2.500 a oltre 5.000 euro, con pagamenti mensili che partono da circa 200–250 euro. Le realtà completamente private tendono a costare di più.

Molte scuole offrono riduzioni per fratelli, agevolazioni in base al reddito o possibilità di pagamento rateale. Se la scuola è paritaria, è possibile beneficiare delle detrazioni fiscali per spese scolastiche della scuola dell’infanzia. Alcuni comuni o regioni prevedono contributi o voucher per la frequenza.

Ti consigliamo di visitare la scuola, parlare con la segreteria e capire cosa è incluso nella retta: materiali, pasti, gite, attività extra.

Requisiti di accesso:

  • Età: dai 3 ai 6 anni (alcuni hanno anche sezione nido).
  • Partecipazione della famiglia a momenti comunitari.
  • Condivisione dell’approccio educativo.

Cosa offre questo approccio e cosa non aspettarti

I benefici si vedono in diversi ambiti. La creatività si sviluppa perché i giochi si stimola il bambino ad inventare. Anche la manualità migliora grazie a lavori pratici, che preparano indirettamente alla scrittura. Le abilità sociali crescono in un contesto in cui si lavora e si gioca insieme, senza competizione forzata.

Il ritmo della giornata alterna momenti attivi a momenti calmi e questo aiuta i bambini a trovare un equilibrio interno e a gestire meglio le proprie energie. L’assenza di dispositivi elettronici consente di affinare i sensi senza distrazioni, si tocca, si annusa, si guarda con attenzione.

Per i genitori, l’asilo Steiner significa anche partecipazione, poiché spesso sono previsti incontri periodici, feste stagionali, momenti comunitari.

Cosa non aspettarsi? Non ci sono compiti a casa, schede didattiche o lettura anticipata, la preparazione alla primaria avviene attraverso un percorso indiretto: sviluppo del linguaggio, ascolto, capacità motorie, socialità.

Come capire se è un vero asilo steineriano

Un asilo fedele al metodo ha educatori formati specificamente sulla pedagogia Waldorf, utilizza materiali naturali, segue un ritmo giornaliero stabile e porta i bambini all’aperto ogni giorno. Le fiabe vengono raccontante ogni giorno e senza l’utilizzo di supporti tecnologici, l’ambiente è sempre ordinato e accogliente, i toni di voce pacati.

Spesso la scuola è collegata a una rete ufficiale o a una federazione Waldorf, quindi, ti consigliamo di controllare se l’istituto da te scelto è presente nell’elenco. Comunque, vale sempre la pena visitare di persona l’asilo, parlare con altri genitori e osservare i bambini: se sono concentrati e coinvolti in quello che fanno, probabilmente sei nel posto giusto.

Differenze tra asilo steineriano e metodo Montessori

A prima vista, Steiner e Montessori hanno qualcosa in comune, ovvero, che entrambi mettono al centro il bambino e credono nella sua capacità di apprendere in autonomia. Ma il modo in cui lo fanno è diverso.

Nel metodo Montessori l’ambiente è organizzato con materiali didattici molto specifici, ognuno pensato per sviluppare una competenza precisa. I bambini li usano seguendo una sequenza logica, spesso individualmente, e l’educatore osserva e interviene solo se necessario. L’obiettivo è favorire l’indipendenza e la concentrazione sul compito.

Nell’asilo steineriano, invece, non ci sono materiali “didattici” in senso stretto, ma si usano oggetti naturali e aperti a più interpretazioni, che stimolano il gioco simbolico e la fantasia. Le attività sono spesso collettive: cucinare, dipingere, cantare, fare giardinaggio e il ritmo della giornata è scandito da routine ricorrenti e dall’alternanza tra momenti attivi e di calma.

facebook
Twitter
Follow

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto