Cinque modi per eliminare un brufolo cieco sottopelle

brufoli

Hai mai sentito sotto la pelle un fastidioso nodulino che fa male ma non si vede? Quasi sempre si tratta di un brufolo cieco, cioè una forma di acne sottopelle che può dare più fastidi di quanto sembri. Il problema è che non ha il classico punto bianco e non si può spremere, ma pulsa, tira, e a volte sembra ingrossarsi da un giorno all’altro.

Il brufolo cieco nasce quando un poro si infiamma a causa di un mix di sebo, batteri e cellule morte rimasti intrappolati. A differenza dei brufoli superficiali, qui l’infezione si sviluppa più in profondità, creando una sorta di nodulo duro e dolorante che può durare diversi giorni, non sempre si vede, ma si sente eccome.

Molti cercano di forzare la fuoriuscita, premendo o usando aghi disinfettati, ma così si rischia solo di peggiorare tutto: l’infiammazione può aumentare, la pelle si irrita, e nel peggiore dei casi resta il segno, o addirittura una cicatrice profonda. Ecco perché è importante sapere come trattare il brufolo cieco nel modo corretto, con rimedi che aiutano a ridurre il gonfiore e, quando serve, farlo emergere in superficie in modo naturale.

Cosa non fare mai con un brufolo cieco

Appena senti il dolore sotto pelle, la prima reazione è quasi sempre la stessa: andare davanti allo specchio e provare a schiacciare. Ma se c’è un brufolo che non va mai toccato, è proprio questo, premere o bucare un brufolo cieco è tra gli errori più comuni e più dannosi.

Il motivo è semplice, non essendo a livello superficiale, non c’è niente da far uscire, la pressione applicata alla cieca spinge i batteri e il pus ancora più in profondità. Il risultato? Più gonfiore, più dolore, rischio di infezione e segni evidenti che possono restare anche a lungo termine. In alcuni casi si sviluppano vere e proprie cisti infiammatorie che richiedono l’intervento di un dermatologo.

Un altro errore frequente è continuare ad applicare strati su strati di make-up nella speranza di coprirlo. Il trucco, soprattutto se pesante o a lunga tenuta, può peggiorare la situazione occludendo ancora di più il poro infiammato, ed è meglio tenere la pelle più pulita possibile e seguire un trattamento mirato.

Quindi no a mani sporche, no a pinzette, no a rimedi improvvisati, il modo giusto per affrontare il brufolo cieco è con pazienza, prodotti specifici e trattamenti che rispettano il tempo di guarigione della pelle, meglio attendere un giorno in più che rimediare a un danno permanente.

I trattamenti più efficaci per farlo regredire o farlo uscire

Per trattare un brufolo cieco nel modo giusto serve seguire una routine coerente, che punta a sfiammare la zona, favorire l’apertura del poro e aiutare la pelle a espellere in modo naturale l’infezione. Uno dei primi rimedi consigliati è l’impacco caldo, basta inumidire un panno con acqua calda (non bollente), strizzarlo bene e appoggiarlo sulla zona interessata per circa 10 minuti. Questo gesto, se ripetuto due o tre volte al giorno, può ridurre il fastidio e aiutare il poro ad aprirsi gradualmente.

Se l’area è particolarmente dolente, puoi valutare l’uso di cerotti specifici per l’acne sottopelle. Si trovano facilmente in farmacia e si applicano come delle piccole patch trasparenti, alcuni contengono acido salicilico o altri principi attivi purificanti che lavorano in profondità. Sono pratici, non si vedono sotto la mascherina e possono essere lasciati anche durante la notte.

Un’altra soluzione è usare un antibiotico topico, come la clindamicina o l’eritromicina, su consiglio del farmacista o del medico, in genere si applica due volte al giorno sulla pelle pulita. L’effetto è duplice, riduce i batteri e calma l’infiammazione. Per migliorare i risultati può essere abbinato al perossido di benzoile, che ha un’azione esfoliante e aiuta ad asciugare il brufolo cieco più in fretta.

Rimedi naturali efficaci per il brufolo cieco

Chi preferisce un approccio più naturale può ricorrere a soluzioni efficaci, a patto di usarle con regolarità. Uno dei rimedi più noti è l’olio essenziale di tea tree, conosciuto per le sue proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. Va sempre diluito prima dell’applicazione, puoi mescolare una goccia di tea tree con qualche goccia di olio vettore, come quello di jojoba o cocco. Una volta pronta la miscela, applicala solo sulla zona interessata con un cotton fioc, due volte al giorno, è importante non esagerare, perché gli oli essenziali puri possono essere irritanti.

Altri ingredienti naturali utili sono l’aloe vera in gel puro, che lenisce e sgonfia, e l’argilla verde ventilata, da usare come maschera localizzata. In questo caso, prepara una piccola quantità di pasta con acqua e applicala sul brufolo, lasciandola in posa finché si secca. L’argilla aiuta ad assorbire l’eccesso di sebo e purifica la zona.

In alcuni casi, anche una goccia di miele grezzo può aiutare, grazie alla sua azione antibatterica. Basta applicarlo sulla zona interessata e lasciarlo agire qualche ora, o meglio ancora tutta la notte, al risveglio, sciacqua con acqua tiepida e asciuga delicatamente.

I 5 accorgimenti da ricordare sempre

Ecco le 5 cose da tenere sempre a mente quando hai a che fare con un brufolo cieco:

  • Non schiacciare e non grattare mai il brufolo
  • Usa impacchi caldi quotidianamente per aiutare il poro ad aprirsi
  • Applica trattamenti mirati: antibiotici, patch o oli essenziali
  • Tieni la zona pulita, asciutta e libera da trucco e creme comedogeniche
  • Se il dolore peggiora o il brufolo non migliora dopo 7 giorni, valuta una visita dermatologica

Domande frequenti

Quanto dura in media un brufolo cieco?
Di solito dai 4 ai 7 giorni, ma può durare anche di più se non trattato correttamente o se infetto.

Posso mettere il ghiaccio per sgonfiarlo?
Sì, ma va usato solo per brevi periodi (1-2 minuti), per ridurre il gonfiore. Non sostituisce l’impacco caldo.

L’alimentazione influisce?
Sì, una dieta ricca di zuccheri e grassi può peggiorare l’infiammazione cutanea. Una buona idratazione e cibi freschi aiutano a prevenirli.

Quando andare dal dermatologo?
Se i brufoli ciechi sono ricorrenti o se il dolore è forte, meglio fare un controllo per valutare la causa e impostare un trattamento.

Le cerette o la pulizia del viso lo peggiorano?
Sì, se il brufolo è attivo è meglio evitare qualsiasi trattamento aggressivo fino a completa guarigione.

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