Gravidanza: il bambino quando inizia a mettersi in posizione cefalica?

parto

Senza ombra di dubbio, la posizione cefalica è quella più adatta per una nascita priva di particolari rischi e difficoltà. In questo caso infatti, il bambino si presenta con la testa rivolta verso il basso e i piedini rivolti verso l’alto, in maniera tale che riesca ad attraversare l’utero materno senza troppi problemi e ad uscire dal canale in modo sicuramente più facile. E’ vero però che non tutti i bambini, al momento del parto, riescono ad assumere questa posizione: il 5% delle gravidanze presenta casi in cui il bambino non assume la posizione migliore per uscire, presentandosi magari in posizione podalica.

Ma quand’è che il bambino dovrebbe cominciare a posizionarsi in modo cefalico? Di solito il posizionamento corretto avviene intorno alla 30esima settimana di gravidanza e, come detto in precedenza, nella gran parte delle gravidanze stesse. Il problema, se così si può definire, sorge quando il bambino non assume ancora la posizione corretta e rischia di presentarsi al parto in tutt’altra maniera: quei bambini che al momento del travaglio hanno ancora la testa sopra e i piedini sotto faranno più difficoltà ad uscire, ed è per questo che in tali circostanze si fa spesso ricorso al parto cesareo.

Prima di ricorrere al cesareo, però, in genere il personale specializzato tenta alcune vie per provare a far girare il bambino nel modo giusto, perché sì, effettivamente esistono degli stratagemmi che possono riuscire a cambiare la posizione del piccolo da podalica e cefalica. Tra i metodi più utilizzati e meno invasivi ci sono le manovre ostetriche, ma da un po’ di anni a questa parte anche esercizi mirati  da fare in casa e agopuntura possono dare risultati molto importanti!

Se le manovre ostetriche e gli esercizi fai dai te sono sicuramente più noti, meno nota è invece la soluzione rappresentata dall’agopuntura. Eppure c’è chi, grazie a questa pratica, è riuscita a far capovolgere il bambino in posizione cefalica: con l’agopuntura, molto semplicemente, la mamma si sottopone all’infissione di uno o più aghi nel mignolo del piede. Secondo la medicina tradizionale cinese, questo particolare punto del corpo è detto Zhiyin e sarebbe collegato all’utero; ciò significa che stimolando a dovere il piede si dovrebbero favorire i movimenti del feto e indurre il piccolo a girarsi.

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