L’importanza della vitamina E in gravidanza

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La vitamina E aiuta il corpo a creare e mantenere in numero adeguato i globuli rossi, a salvaguardare la pelle e la vista e a rafforzare il sistema immunitario in modo naturale. È meglio includere una dose sana di vitamina E nella dieta durante la gravidanza mangiando i cibi giusti, piuttosto che assumere integratori.

Capire l’importanza della vitamina E in gravidanza è importante, così come sapere il fabbisogno giornaliero e il perché le fonti alimentari sono il modo migliore per ottenere la quantità raccomandata.

Perché la vitamina E è così importante durante la gravidanza?

La vitamina E è una vitamina liposolubile che troviamo in un’ampia gamma di alimenti, come l’olio d’oliva e i broccoli. Con le sue proprietà antiossidanti, una delle funzioni principali della vitamina E è proteggere le membrane cellulari dai danni poiché un apporto sano di vitamina E contribuisce alla struttura delle cellule in tutto il corpo.

La vitamina E contribuisce anche a pelle e occhi sani, oltre a rafforzare il sistema immunitario. Studi scientifici hanno dimostrato che un adeguato apporto di vitamina E durante la gravidanza riduce la probabilità che il bambino sviluppi asma e problemi respiratori più avanti nella vita.

Di quanta vitamina E una donna ha bisogno durante la gravidanza?

Sebbene sia un nutriente necessario per la salute e la crescita del bambino, è importante attenersi a una sana assunzione di vitamina E durante la gravidanza, il che significa né troppo e né troppo poco. La dose giornaliera raccomandata di vitamina E durante la gravidanza è di 3 mg, che dovrebbe essere facilmente ottenibile seguendo una dieta sana ed equilibrata.

80 g di broccoli crudi contengono 1,4 mg di vitamina E, mentre una manciata di noci ne contiene 1,9 mg. Alcuni integratori, come le multi-vitamine, possono contenere alte dosi di vitamina E; quindi, per evitare di assumerne troppa, assicurarsi che gli integratori che si assumono siano sicuri per la gravidanza e non contengano più di 3 mg di vitamina per dose giornaliera.

Non bisogna comunque preoccuparsi di assumere troppa vitamina E dal cibo in quanto è difficile ottenere vitamina E in dosi elevate soltanto da una dieta alimentare. Vale anche la pena ricordare che, poiché la vitamina E è una vitamina liposolubile, il corpo può accumularne delle riserve nel fegato, pronte per quando ce n’è bisogno.

Quali alimenti contengono vitamina E?

L’olio d’oliva e altri oli vegetali come quello di girasole e di colza sono particolarmente ricchi di vitamina E1. Ma ci sono molti altri cibi che sono buone fonti. Di seguito, un elenco col rapporto 100 grammi di cibo / milligrammi di nutrienti:

  • Olio di girasole / 41 mg.
  • Semi di girasole / 37 mg.
  • Olio di colza / 29 mg.
  • Nocciole / 24.95 mg.
  • Mandorle / 23.98 mg.
  • Broccoli (meglio se crudi) / 7.72 mg.
  • Pistacchi / 4.16 mg.
  • Pomodori in scatola / 1.36 mg.
  • Uovo (bollito) / 1.11 mg.
  • Peperoni rossi / 0.95 mg.
  • Mirtilli / 0.94 mg.
  • Pomodorini (crudi) / 0,89 mg.

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