Gambe doloranti, gonfie oppure insufficienza venosa o vene varicose? Niente paura, ci sono calze a compressione che possono risolvere questi problemi. Ma sono davvero efficaci?
Innanzi tutto, è importante sapere che la calze a compressione sono progettate per applicare una certa pressione sulle vene della gamba. La maggior quantità della pressione viene esercitata sulle caviglie, mentre in minima parte nella parte superiore della gamba. Questa pressione spinge il sangue verso l’alto, in particolare in direzione del cuore, alleviando così il dolore e il gonfiore cronico.
Per fare in modo che le calze a compressione funzionino bene, devono adattarsi correttamente. Insomma, non si tratta di semplice calze o collant comprate in qualsiasi negozio di abbigliamento: un corretto adattamento garantisce un buon funzionamento senza causare disagi.
La prima cosa da fare è misurare la lunghezza delle gambe presso il medico o in una parafarmacia. Una volta fatto, il medico o l’esperto raccomanderà la coppia giusta per il corpo.
Solitamente, le calze a compressione non sono dolorose da indossare. Inoltre, non devono raccogliersi o scivolare giù. Se una cosa del genere succede, vuol dire che le calze non si adattano correttamente.
Quando indossare calze a compressione
L’altro fattore importante affinché le calze calzino a pannello è la frequenza con cui si indossano. A meno che il medico non dica diversamente, le calze non devono essere indossate mentre si dorme, ma non appena si è svegli e per tutto il giorno.
Poiché indossarle può essere abbastanza complicato, bisogna trovare un modello che faciliti l’utilizzo, consultando sempre il medico o l’esperto.
Per lo sport
Sicuramente molte donne hanno notato, negli ultimi anni, che molti sportivi indossano calze a compressione fino al ginocchio, tipo i giocatori di basket o gli atleti.
Secondo diversi articoli su riviste specializzate, questa mania si è scatenata nel lontano 2001 quando il giocatore di basket Allen Iverson le indossò per la prima volta. Al termine della partita, segnò la bellezza di 51 punti.
Il concetto è simile alle calze a compressione utilizzate dalle donne: la compressione aumenta la circolazione sanguigna, che fornisce più ossigeno ai muscoli e aiuta anche nei tempi di recupero.
Ma la storia di Inverson (così come vari studi) dice che, se le calze a compressione sono certamente utili per determinate condizioni mediche, non è stato ancora dimostrato che possano migliorare le prestazioni atletiche.
In conclusione, se una donna è una atleta, non c’è nulla di male nel provare le calze a compressione per vedere se funziona durante l’attività fisica. Ma se soffre di patologie come l’insufficienza venosa cronica, le calze a compressione non sono oggetto di dibattito: sono un trattamento testato nel tempo che funziona.