Ultimamente si sente sempre più parlare di mobili ecologici per cui abbiamo pensato di andare alla ricerca di come riconoscerli per portare a casa un arredo attento all’ambiente e davvero sostenibile.
Certificazioni da controllare per acquistare mobili ecologici
Abbiamo scoperto che l enorme generali che identificano gli arredi secondo lo Standard Mobile ecologico sono:
- la Certificazione Etica e Ambientale (ICEA);
- la Certificazione Etica SA 8000;
- la Certificazione Ambientale UNI EN ISO 14001: 2004.
Queste norme certificano l’impegno aziendale delle aziende che producono mobili e che assicurano un impiego sostenibile delle risorse e delle materie prime impiegate. Tra le più virtuose figurano plastica riciclata, legno, rattan e bamboo, perfettamente riciclabili e a ridotto impatto ambientale. Tuttavia questi materiali devono anche provenire da approvvigionamenti responsabili, ovvero da standard garantiti dalle seguenti certificazioni:
- certificato FSC (Forestry Stewardship Council) che riguarda le norme di buona gestione forestale;
- la PEFSC;
- la UFAM.
Queste vietano disboscamento e utilizzi di legno proveniente da foreste secolari e protette e impongono alle aziende un approvvigionamento sostenibile, ovvero controllato e misurato nel tempo in modo tale che l’ecosistema da cui si riforniscono non risenta del prelievo di legno.
Alternative sostenibili
Siamo sempre stati abituati all’usa e getta, al nuovo low-cost e a tutta una serie di azioni che hanno irrimediabilmente compromesso il nostro Pianeta. Oggi ci siamo resi conto che tutti questi consumi non hanno fatto altro che danneggiare le nostre stesse vite perché, dopotutto, le risorse provenienti dalla Terra non sono infinite.
Ecco perché sempre più persone hanno riscoperto l’importanza ed il piacere di ridare nuova vita a vecchi arredi, andando alla ricerca di usato di seconda mano presso mercatini o dando uno sguardo sui social. Acquistare una cucina di seconda mano non è da “poveracci” proprio perché tra i mercatini si trovano veri e propri tesori a prezzo infinitamente inferiore rispetto a quello di acquisto originale.
L’acquisto di seconda mano non deve essere più vissuto come la scelta low-cost per chi non si può permettere qualcosa di nuovo ma una vera e propria svolta ambientale rivoluzionaria. Anziché comprare cose nuove e produrre ulteriore inquinamento esiste tutto un mondo di mobili e arredi già pronti da installare e di grandissimo valore.
Considera anche che le aziende che vendono beni usati hanno protocolli di qualità molto rigidi per cui ciò che viene messo in vendita è controllato rigorosamente in ogni dettaglio. Di conseguenza non troverai mai arredi rotti, danneggiati o pericolosi ma pezzi in buone condizioni che, tuttalpiù, necessitano di una lucidata e di una ripristinata.
Altre caratteristiche di mobili sostenibili
Oltre a scegliere aziende certificate che dimostrano l’interesse a comportarsi in modo responsabile verso l’ambiente o alla scelta di mobili di seconda mano c’è un’altra questione da considerare: l’assemblaggio e lo smontaggio.
I mobili che rispettano l’ambiente, infatti, sono quelli che possono essere smontati e separati, ovvero quelli per i quali è possibile distinguere i vari materiali che li compongono per separare ciò che può essere riciclato.
Un mobile ecologico, quindi, è realizzato senza colle e vernici nocive per l’ambiente e per la salute umana e, soprattutto, con macchinari che non emettono nell’aria gas tossici e combustibili fossili.
