Liquirizia in gravidanza: fa bene o male?

Il periodo della gravidanza porta con sé una serie di interrogativi in merito ai comportamenti più corretti da assumere per la salute non soltanto della gestante, ma anche del nascituro. Ciò può riguardare anche gli aspetti direttamente connessi alle scelte alimentari: durante i nove mesi di gravidanza infatti, risulta di estrema importanza comprendere quali alimenti vadano consumati con parsimonia, e quali invece siano addirittura da evitare, pur avendo un’origine naturale.

liquirizia in gravidanza

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Tornando alla liquirizia, per una gestante può essere, quindi utile, sapere se il suo consumo in gravidanza sia dannoso o meno.

Cos’è la liquirizia e le sue proprietà

Innanzitutto, partiamo col definire meglio caratteristiche e proprietà di questa radice aromatica. La liquirizia è la radice della pianta erbacea glycirrhiza glabra appartenente alla famiglia delle Fabacee. Consumata in vari modi, essiccata o in pezzi, sotto forma di caramelle o bevuta negli infusi, la liquirizia vanta una serie di proprietà benefiche grazie alla presenza di steroli, saponine, cumarine e flavonoidi da cui dipendono, in buona sostanza, le capacità dissetanti, aromatiche e dolci della radice.

La liquirizia, inoltre, risulta essere un ottimo alleato contro il mal di gola, in quanto svolge una funzione lenitiva e calmante, antivirale e antimicrobica. Ciò la rende senza dubbio un fantastico rimedio naturale dagli effetti benefici, anche nei casi di infiammazioni e disturbi gastrointestinali, in quanto contribuisce al corretto funzionamento del processo digestivo riducendo altresì, il gonfiore addominale.

Consumare liquirizia in gravidanza è sicuro?

Veniamo ora all’aspetto più importante da chiarire: il consumo di liquirizia durante la gravidanza è dannoso?  Ebbene, non esiste una risposta univocamente valida, in quanto non sono stati eseguiti studi sufficienti a determinare una reale correlazione tra il consumo di liquirizia in gestazione ed eventuali problemi per il nascituro.

Tuttavia, secondo alcuni studi, i principi attivi contenuti nella liquirizia potrebbero avere conseguenze sul quoziente d’intelligenza del nascituro e causare addirittura, problemi di iperattività e deficit dell’attenzione.

Ancora, altri studi hanno rintracciato delle relazioni tra lo sviluppo del feto e il consumo di liquirizia durante la gestazione. Appare evidente che in mancanza di ulteriori ricerche e dati accurati, la comunità scientifica non possa prendere una posizione categorica né fornire una risposta certa, proprio perché non vi sono i presupposti.

In linea di massima, a fare la differenza è la quantità di liquirizia consumata al giorno o nell’arco della settimana. Pare, infatti, che il rischio sia associato soltanto ad un consumo di liquirizia superiore ai 250 grammi a settimana, per cui nel caso di una dose minima, non dovrebbero esserci particolari effetti collaterali.

Qual è la quantità sicura in gravidanza?

In merito al consumo di liquirizia, si sono espressi positivamente  i ricercatori americani appartenenti alla Food and Drug Administration. La FDA ha infatti sottolineato che mangiare la liquirizia e i suoi derivati, sia innocuo e completamente sicuro per la salute dell’organismo, purché si tenga conto delle dosi massime indicate. A tal proposito in caso di gravidanza, gli studiosi consigliano di non superare i 70-100 grammi di liquirizia. 

Controindicazioni ed effetti collaterali della liquirizia in gravidanza

Gli effetti collaterali derivanti dal consumo di liquirizia in gravidanza, si riscontrano generalmente a seguito dell’assunzione di dosi eccessivamente elevate che, come stimato dagli esperti, si aggirerebbero intorno ai 250 grammi a settimana.

Riassumiamo i principali effetti indesiderati derivanti da un consumo smisurato di liquirizia, che riassume le maggiori casistiche riscontrate:

  • Danneggiamento dei processi metabolici di cortisteroidi con comparsa di edema e conseguenze relative a sbalzi di peso e ipertensione arteriosa
  • Eccesiva concentrazione di sodio nel sangue (natriemia o sodiemia)
  • Mutamento dei normali livelli di ormoni preposti al regolare bilanciamento omeostatico dell’organismo
  • Possibile compromissione della produzione del latte materno
  • Riduzione del livello di potassio nel flusso sanguigno (Ipokaliemia).

Alla luce di quanto esposto, benché non si sia pervenuti ad una risposta definitiva in merito alle eventuali relazioni di causa-effetto tra consumo di liquirizia e problemi in gravidanza, la linea di comportamento che si intende suggerire, è quella di ridurre il consumo di questa radice durante la gestazione.

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